Un po’ di storia
Nel XV secolo, durante l’espansione della Serenissima Repubblica verso la zona del trevigiano, nacque un villaggio di agricoltori nell’area marginale della Laguna, in prossimità del sito altinate. Venne, perciò, chiamato San Michele del Quarto, poiché questo era il nome della chiesetta che vi sorgeva, derivato e dalla distanza in miglia romane dall’antica città di Altinum (4 miglia romane, cioè circa 6 km).
Con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 vennero istituiti i Comuni di San Michele del Quarto e Trepalade, che comprendeva anche Portegrandi, fino al Regno Lombardoveneto che decretò l’annessione a San Michele del Quarto di Trepalade e Portegrandi.
Nel 1852 iniziarono i lavori per la costruzione della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo che furono ripresi nel 1904 e terminarono nel 1905. Il campanile fu costruito solo successivamente e fu inaugurato nel 1956.
Solo dopo le guerre mondiali nel 1946 il paese cambiò nome in “Quarto d’Altino“, in riferimento alle sue origini.
Quarto d’Altino ha partecipato alle vicende delle due guerre mondiali; esse non sono state particolarmente determinanti come azioni militari, ma hanno costituito una testimonianza di impegno morale e civile, ricordate nelle lapidi erette alla memoria dei caduti.
Documenti ed immagini della Grande Guerra a cura dello Storico Sergio Sbalchiero.
In occasione del Centenario della Prima Guerra mondiale, l’Amministrazione comunale di Quarto d’Altino intende doverosamente ricordare non soltanto i cittadini altinati caduti o dispersi nel corso della Grande Guerra, ma anche tutti i militari di nazionalità diverse che furono sepolti tra il 1917 e il 1918 nei cimiteri di guerra di quella che allora era la municipalità di San Michele del Quarto e nella vicina località di Gaggio di Marcon. Il territorio altinate fu per lunghi mesi nelle immediate retrovie del fronte del Piave. I feriti e gli ammalati si lasciarono alle spalle le fangose trincee delle prime linee per raggiungere il centro di smistamento di Ca’ Corner a Portegrandi (dove ebbero sede la 79a e la 74asezione chirurgica di sanità), l’ospedaletto da campo 067 di Trepalade o la sede della 5a ambulanza chirurgica in località Poian di San Liberale di Marcon. Purtroppo molti di loro, nonostante le cure, non sopravvissero e rimasero sepolti nei due cimiteri di guerra allestiti nella campagna altinate fino alla metà degli anni venti del secolo scorso, quando la maggior parte delle salme venne trasferita nei grandi sacrari militari monumentali di Fagarè e Udine. Questo piccolo contributo intende dare il giusto risalto alla memoria di questi uomini, di qualunque nazione essi siano, nella convinzione che, come scrisse Rudyard Kipling citando un passo della Bibbia: “Il loro nome vive per sempre”.
Lo Stemma
Lo stemma del Comune di Quarto d’Altino, concesso assieme al gonfalone con Decreto del Presidente della Repubblica 9 marzo 1982, presenta alcuni motivi che compendiano, medianteilsimbolismo delle origini, l’identità storica ed esistenziale della città.
E’ suddiviso diagonalmente in due parti da una strada acciottolata al naturale. Nel primo, su sfondo rosso, campeggia un pastorale d’argento. Nel secondo, su sfondo azzurro, un fabbricato sinistrato da una ciminiera fumante.
Il Gonfalone
È un drappo trinciato d’azzurro e di rosso riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in argento: Comune di Quarto d’Altino. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.